Chi siamo
Fisa - Federazione Italiana Sport Acquatici
La Fisa, con le sue numerose articolazioni, si rivolge a tutte le persone che amano le attività e gli sport acquatici. L'acqua si muove, si differenzia e si assomiglia al tempo stesso nelle sue molteplici forme: i torrenti, i fiumi, i laghi e il mare ne sono le principali espressioni.
Per questo la Fisa si occupa, in primo luogo e con grande impegno, della loro sopravvivenza e della salute di tutte le forme animali e vegetali che vivono in questi ambienti.
La Fisa si articola in diversi settori d'interesse e d'intervento: il turismo, la nautica, la pesca, le attività subacquee, la sicurezza in acqua e la cultura ambientale. Quest'ultima nella consapevolezza che il rispetto - se non anche l'amore - derivano prima di tutto dalla conoscenza.
Tutti questi settori non sono a compartimenti stagni, come purtroppo avviene in molte altre realtà associative: ciascuno mantiene le sue specificità, ma con la consapevolezza che ciascun settore arricchisce, con le sue competenze e con le sue iniziative, tutti gli altri settori e, più in generale, tutti i progetti e tutte la attività della Federazione.
In quest'ottica la Fisa è aperta a tutte le forme di collaborazione con gli enti pubblici e con tutte le associazioni che svolgono la loro attività primaria negli ambienti acquatici, ma non esclude affatto forme di collaborazione anche con tutte le altre associazioni che si occupano, più in generale, di iniziative sociali e culturali.
Nell'attuale organizzazione sociale, l'associazionismo viene considerato - ed è stato così per diversi decenni - un corpo estraneo: un qualcosa che vive di vita propria e che copre settori della vita sociale e culturale lasciati in gran parte scoperti dalle istituzioni pubbliche.
La tutela ambientale, ad esempio, è tra i temi affrontati da alcuni settori dell'associazionismo: è questo un tema - e non è il solo - al quale il mondo politico e quello economico guardano con infastidito ritardo e al quale danno risposte così minimali e diluite nel tempo da renderle in gran parte inefficaci.
Tutto il mondo dell'associazionismo non può continuare a curare il proprio “orticello”, chiamandosi fuori dal dibattito culturale e politico-economico che determinerà, nei prossimi decenni, la vita dell'intero pianeta.
Il nostro è ormai diventato un mondo nel quale la natura nel suo complesso è un bene da sfruttare in modo incondizionato: è pura e semplice materia prima. Nell'attuale sistema economico internazionale, anche l'uomo, il suo ingegno e le sue capacità lavorative, rientrano in questa logica; una logica che lo vede, nella sostanza, esclusivamente come strumento di produzione di beni e di servizi e, al tempo stesso, come puro e semplice consumatore.
Anche per questo abbiamo deciso di aderire ad un'associazione, come la FITeL, che è espressione del mondo sindacale e delle associazioni dei lavoratori: un associazione per la quale “progresso sociale” vuol dire miglioramento della qualità della vita: cosa che è in completa antitesi con lo sfruttamento indiscriminato delle persone e dell'ambiente.
Abbiamo aderito a tutto questo con grande convinzione, ma senza rinunciare alle nostre prerogative di associazione che si occupa principalmente di ambienti acquatici e delle attività che in questi si svolgono: dal mare, dai fiumi, dai laghi; dal loro fascino naturale e dalla loro storia nasce la Fisa come centro di coordinamento e di promozione delle attività di tutela ambientale, di quelle nautiche, di quelle subacquee e della cultura della pesca sostenibile.